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La frequenza di rimbalzo è la percentuale di visitatori che arrivano sul tuo sito e lo abbandonano prima di visualizzare una seconda pagina.

Ci sono numerosi motivi che spingono l’utente ad abbandonare velocemente il sito:

  • tempi di caricamento delle pagine molto lunghi
  • pagine non ottimizzare per dispositivi mobili
  • problemi nella user experience
  • errore nella pagina d’atterraggio
  • contenuti di pessima qualità

Avere un’alta frequenza di rimbalzo può significare, nella migliore delle ipotesi, che l’utente ha subito trovato la risposta che cercava oppure che l’utente sia andato a cercare altrove ciò di cui aveva bisogno.

frequenza_di_rimbalzo

Come ridurre la frequenza di rimbalzo?

Per ridurre la frequenza di rimbalzo ci sono diversi modi, in base ai problemi che riscontri sul tuo Sito Web.

  1. Inserire un chiaro invito all’azione
  2. Includere commenti o recensioni di altri utenti
  3. Aumentare la velocità del sito
  4. Curare il blog in modo coerente
  5. Condurre Test A/B

1. Inserire un chiaro invito all’azione

La maggior parte degli utenti impiega pochi secondi a decidere se rimanere o meno sul sito web su cui sono atterrati.

Dunque, è importante essere certi che sappiano subito cosa il tuo sito può offrire loro e cosa vuoi che facciano. Solo in questo modo sarà possibile convincere l’utente a convertirsi (iscrivendosi alla newsletter, al sito, acquistando un prodotto, etc..).

Per maggiore controllo delle effettive conversioni che avvengono sul tuo sito, basterà installare il codice di monitoraggio di Google Analytics.

2. Includere commenti o recensioni di altri utenti

I visitatori del tuo sito potrebbero non essere da subito decisi ad effettuare una conversione. Determinante, spesso, per la scelta dell’utente è la possibilità di leggere recensioni e commenti di altri utenti, così da valutare l’effettiva convenienza del tuo sito per le sue esigenze.

Oltre commenti e recensioni, gli utenti possono essere convinti della veridicità delle tue informazioni anche grazie a certificazioni e affiliazioni di settore, grandi marchi per cui hai lavorato o di cui ti rifornisci.

Insomma, per ottenere fiducia da parte degli utenti bisogna mostrare la propria autorità all’interno della nicchia scelta.

3. Aumentare la velocità del sito

La velocità e la prestanza del sito web sono una discriminante importante per la scelta dell’utente di andare via. Più è il tempo d’attesa per il caricamento della pagina web, più sarà alto il numero di utenti che abbandoneranno prima ancora di entrarci.

I visitatori, infatti, si aspettano che i siti carichino in 2/3 secondi. Tutto ciò che è più lento porta all’abbandono del sito.

Anche l’ottimizzazione per dispositivi mobili fa la sua parte: sempre più persone, infatti, navigano da dispositivi mobili. Qualora il tuo sito non fosse ottimizzato, l’utente sarà portato ad abbandonarlo subito poiché sarà difficile poter ottenere le informazioni che si cercano.

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Insomma, la user experience deve essere curata fin nei più piccoli dettagli.

4. Curare il blog in modo coerente

Le aziende che hanno un blog sul loro sito web ottengono più lead di quelle che non lo hanno.

Sarà importante creare contenuti coerenti per il blog e che possano dare delle risposte valide agli utenti.

Il blog, inoltre, deve essere curato con differenti formati di contenuti e di supporti.

Non bisogna neanche dimenticare di includere sempre anche i social network, così da attuare il marketing mix digitale.

L’obiettivo è sempre quello di guidare i visitatori all’interno del sito web e convincerli a restarci.

5. Condurre Test A/B

I Test A/B sul sito aiutano a capire quali sono i punti di rimbalzo degli utenti e quali sono invece i motivi che spingono altri utenti a restare sul sito.

Capita anche che l’alta frequenza di rimbalzo sia dovuta ad un colore sbagliato per il bottone della call to action!

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